Faenza, 19 ottobre 2014 - Una folla immensa per Padre Daniele. Dopo anni di lavoro da parte di una Commissione, con oltre 100 audizioni di persone che hanno conosciuto e operato a fianco di padre Daniele Badiali (Ronco 1962 – Perù 1997), la raccolta delle sue lettere e dei testi delle sue canzoni, si chiude la fase diocesana del processo di beatificazione del servo di Dio, sacerdote diocesano missionario sulle Ande peruviane.
Il primo tratto da Marradi con la croce portata dai ragazzi dell'Oratorio |
La grande croce è partita, sabato, dalla chiesetta di Trebbana dove Padre Daniele lavorò in opere di restauro assieme a ragazzi dell’Omg Mato Grosso, nel pomeriggio è arrivata a Modigliana. Qui si è svolta una veglia e un concerto in ricordo di Daniele autore di canzoni.
Domenica, alle 7 la croce è ripartita dal monastero delle Agostiniane di Modigliana per raggiungere Faenza con varie tappe: a Tossino, a Marzeno, Rivalta, da dove è ripartita per il monastero dell’Ara Crucis. In questo tratto si sono uniti centinaia di fedeli. La croce nella chiesa dell’Ara Crucis è stata sistemata per la preghiera silenziosa e l’adorazione fino alle 15, poi usciti da viale Stradone il lungo corteo è transitato davanti alla chiesa della Beata Vergine del Paradiso, quella di San Giuseppe fino alla Cattedrale.
Qui il vescovo Claudio Stagni ha celebrato una messa prima della chiusura degli atti raccolti da inviare alla competente commissione vaticana che prenderà in esame la documentazione raccolta. In duomo, in una delle cappelle è stata allestita una mostra dal titolo “Caro Daniele, la tua mano mi darai?”.
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