Mani
di Fata
un sogno cucito a colori
Il
progetto “MANI
di FATA” nasce
dalla condivisione di valori, idee e intenti, di cui la Caritas
diocesana di Jesi si fa portavoce relativamente ai temi di
prevenzione del disagio, integrazione e socializzazione, rispetto
dell’ambiente e promozione di corretti stili di vita.
L’idea
progettuale prevede di realizzare uno spazio lavorativo, all’interno
dei locali Caritas, dove i soggetti impiegati, nello specifico donne,
possano lavorare, sviluppando dei prodotti di artigianato creativo
usando e riciclando oggetti che hanno perso il loro valore di
utilità. Il
progetto di autoproduzione artigianale vuole
lavorare sulla possibilità di allungare la vita dei prodotti,
modificandone la destinazione d’uso, in parte o nel suo complesso.
Il progetto abbraccia la convinzione secondo la quale l’arte, la
creatività e la manualità sono strumenti importanti per permettere
alle persone di sperimentare, incrementare e valorizzare le proprie
abilità. E’ un percorso terapeutico di recupero e sviluppo della
persona: così come l’oggetto dimenticato riprende luce e colore,
anche la persona riacquista il suo ruolo rimettendosi
in gioco. Il progetto Mani di Fata vuole porre attenzione alle
tematiche etiche di sostenibilità ambientale, poiché la produzione
artigianale si baserà sull’utilizzo di materiale abbandonato e
trascurato come stoffe, mobilio, cartonaggio che verrà recuperato e
rimesso in produzione.
Nello specifico si creeranno prodotti indirizzati al mercato femminile come borse, bigiotteria, sedie vecchie o scatole ma anche oggetti di qualunque altro tipo impreziositi con decorazioni e decoupage. Pensiamo di coinvolgere anche delle persone esterne capaci di illustrare competenze nuove ed esperienze in merito alla produzione creativa, promuovendo corsi di formazione riguardo tecniche artistiche come decoupage, uncinetto, sartoria e cartonaggio, utili e spendibili anche al di fuori del nostro contesto. Crediamo che l’arte sia un linguaggio universale e una ricchezza potenziale per tutti, una risorsa per conoscere, apprendere e migliorarsi durante tutto l’arco della vita, uno strumento fondamentale per mettere in relazione persone che formano una rete di INTEGRAZIONE e SVILUPPO SOSTENIBILE. Il progetto prevede il coinvolgimento iniziale di 4 donne, che si trovano in una situazione economica e familiare difficile. Insieme a loro, vediamo possibile il coinvolgimento di un’associazione di giovani “Amicizia a Domicilio” che opera nel sociale da anni, sostenendo persone in difficoltà. I volontari di Amicizia a Domicilio hanno già realizzato dei laboratori di produzione artigianale, producendo oggetti di bigiotteria. Collaborare insieme a loro potrebbe dare un valore aggiunto al nostro progetto.
Nello specifico si creeranno prodotti indirizzati al mercato femminile come borse, bigiotteria, sedie vecchie o scatole ma anche oggetti di qualunque altro tipo impreziositi con decorazioni e decoupage. Pensiamo di coinvolgere anche delle persone esterne capaci di illustrare competenze nuove ed esperienze in merito alla produzione creativa, promuovendo corsi di formazione riguardo tecniche artistiche come decoupage, uncinetto, sartoria e cartonaggio, utili e spendibili anche al di fuori del nostro contesto. Crediamo che l’arte sia un linguaggio universale e una ricchezza potenziale per tutti, una risorsa per conoscere, apprendere e migliorarsi durante tutto l’arco della vita, uno strumento fondamentale per mettere in relazione persone che formano una rete di INTEGRAZIONE e SVILUPPO SOSTENIBILE. Il progetto prevede il coinvolgimento iniziale di 4 donne, che si trovano in una situazione economica e familiare difficile. Insieme a loro, vediamo possibile il coinvolgimento di un’associazione di giovani “Amicizia a Domicilio” che opera nel sociale da anni, sostenendo persone in difficoltà. I volontari di Amicizia a Domicilio hanno già realizzato dei laboratori di produzione artigianale, producendo oggetti di bigiotteria. Collaborare insieme a loro potrebbe dare un valore aggiunto al nostro progetto.
Uno
dei principali scopi del progetto è quindi quello di creare un campo
di cooperazione tra realtà sensibili, attente all’integrazione
sociale, allo sviluppo e al sostegno delle fasce deboli, creando
delle possibilità di lavoro, fornendo strumenti di formazione,
realizzando un ambiente gioioso e tutto dedicato alle donne che
sempre di più si ritrovano ad affrontare le dure prove che la
società di oggi ci impone.
FINALITA’
DEL PROGETTO:
Il
progetto “Mani di Fata” nello specifico persegue le seguenti
finalità:
-
ATTIVARE PERCORSI DI LAVORO OCCASIONALE FINALIZZATI AL RECUPERO E ALLA VALORIZZAZIONE DELLE FASCE DEBOLI A RISCHIO D’ ESCLUSIONE SOCIALE.
-
CREARE UN MERCATINO DI PRODUZIONE ARTIGIANALE CAPACE DI AUTOGESTIRSI NELLA VENDITA DEI PRODOTTI, PARTECIPANDO A MANIFESTAZIONI ED EVENTI LOCALI.
-
SVILUPPARE COMPETENZE E ABILITA’ CREATIVE E ARTISTICHE NELLE PERSONE COINVOLTE.
-
VALORIZZARE IL RUOLO DELLA DONNA
-
PROGETTARE UN MODELLO ETICO DI SVILUPPO DI PRODUZIONE DAL BASSO ATTENTO AL RECUPERO DELLE TEMATICHE LEGATE ALLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE.
TEMPI
PREVISTI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
3
mesi (da luglio a settembre 2015)
LUOGO
DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
via
San Giuseppe, 27 Jesi (AN). Sede della Fondazione Centro Servizi
Caritas Jesina “Padre Oscar” Onlus.
-
AZIONI DA SVOLGERE
Fase
1:
Selezione e
individuazione delle persone in difficoltà di occupazione e di
persone esperte da coinvolgere, che possano insegnare competenze in
merito alla produzione creativa.
Fase
2:
Organizzazione
degli spazi lavorativi in cui il progetto verrà realizzato.
Fase
3:
Ricerca e acquisto del
materiale e degli strumenti utili per l’avvio della produzione
artigianale.
Fase
4: Produzione e
realizzazione degli oggetti artigianali, uniti a momenti didattici.
Fase
5: Vendita dei
prodotti alla Fiera di San Settimio, patrono della città di Jesi,
che si svolgerà nel mese di settembre.
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