La nuova sede della Fondazione Padre Oscar onlus, braccio
operativo della Caritas diocesana è in funzione dal mese di aprile, ma si è
deciso di attendere la visita del Cardinele Montenegro per rendere
l'inaugurazione più significativa. Poco prima del fatidico taglio del nastro il
Presidente di Caritas Italiana ha definito la nuova struttura un segno che
serve a "indicare qualcosa di più grande, perchè ricorda a tutti che qui
ci sono uomini che hanno bisogno di sentirsi meno soli".
Era presente
anche il primo cittadino di Jesi, Massimo Bacci che ha voluto ringraziare
soprattutto "chi ha lottato per la costruzione del centro, superando ogni
difficoltà". Il riferimento era diretto al Vescovo Gerardo, primo
sostenitore dell'opera, che ha manifestato il desiderio che i muri siano sempre
subordinati all'uomo, per imparare ad "amare e aprire il cuore di fronte a
chi soffre". Ha poi voluto evidenziare che si tratta di un "progetto
che è sempre in cerca di nuove idee e persone che lo vogliano
condividere". Tra i protagonisti della cerimonia è doveroso segnalare
anche il presidente dell'Asp Sergio Mosconi che ha raccolto le parole del
Vescovo mettendo in luce come la collaborazione tra enti stia portando buoni
frutti: "il progetto Casa delle genti e la futura seconda accoglienza
gestita insieme da Caritas e Asp lo dimostrano".
Grande gioia è stata espressa anche dal diacono Marco
D'Aurizio, che faceva gli onori di casa. Condividere insieme la gioia di aprire
le porte insieme a centinaia di persone è il risultato di un lavoro quotidiano
in cui al centro trovano un posto privilegiato i poveri e la comunità, ma la
fonte è Gesù che anche oggi continua a farsi presente e a interpellarci.
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