giovedì 23 novembre 2017

CONFERENZA STAMPA ALL'ORTO DEL SORRISO

L’Orto del sorriso ha aperto le porte ai rappresentanti della stampa locale che hanno così avuto l’opportunità di illustrare le finalità che la stessa struttura si prefigge. Per chi non conoscesse l’iniziativa diciamo che l’Orto del Sorriso si trova al numero 47 di via Calabria, proprio nella periferia; è costituito da una struttura muraria che funge da casa, scuola, ed altro ancora, e da un appezzamento di terreno di circa 2 ettari di superficie messo a disposizione dalla Diocesi di Jesi e in comodato d’uso gratuito da alcuni proprietari. L’Orto è stato ideato tre anni or sono con la finalità di “favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o in difficoltà economiche”...
...in questo lasso di tempo, ha detto Matteo Donati del gruppo tecnico di lavoro, “nel primo anno il progetto è stato avviato, nel secondo gli incassi sono stati il triplo del primo e nei primi se mesi del terzo anno si era già incassato l’importo dell’anno precedente”. Una crescita graduale, dunque, com’era logico che fosse, considerato che il progetto è partito da zero. Già, perché quando i responsabili della Caritas diocesana, quelli della cooperativa Odòs e del gruppo tecnico di lavoro sono arrivati in via Calabria 47 hanno trovato un terreno pieno di sterpi e siepi che sono stati sradicati per poter ottenere una superficie lavorabile. “Da ‘grasciaro’ è diventato un orto” ha detto Donati. Oggi che getta lo sguardo su quel terreno si accorge delle varie colture in atto; dai cavolfiori ai peperoni, dalle melanzane ad altri ortaggi di stagione; tali prodotti sono coltivati con cura da un gruppo di persone coinvolte a vario titolo: c’è un agricoltore con contratto annuale, 2 con contratto a chiamata, 4 tirocinanti di inclusione sociale (2 in corso e 2 che hanno trovato occupazione presso aziende del settore agricolo). Ci sono poi 6 lavori socialmente utili e 4 percorsi educativi con minori. Nell’orto didattico si sono alternati 181 ragazzi appartenenti a 7 classi scolastiche, 3 gruppi scout, 2 centri estivi ed un campo di lavoro. Oltre a questo sono stati avviati 4 percorsi educativi con minori.
Al di là di queste finalità sociali l’Orto del Sorriso produce ortaggi di stagione che molti cittadini, specialmente quelli che abitano nei paraggi, sono pronti ad acquistare perché sanno che sono coltivati senza utilizzo di prodotti invasivi per le colture.
Come si diceva all’inizio nel progetto sono coinvolti soggetti diversi come la Caritas il rappresentante della quale, Marco D’Aurizio ha tenuto a sottolineare il fatto che il progetto di coltivare un orto non è finalizzato a far denaro, ma offrire una speranza alla gente del posto e a chi, dopo un passato non proprio tranquillo, cerca di rivalutarsi. Per il futuro D’Aurizio auspica la nascita di una cooperativa sociale e auspica una crescita del progetto in modo che il tutto cominci a dare frutti anche economici.  Carlo Bellocchi, della cooperativa  Odòs, ha spiegato che l’Orto serve per far lavorare le persone, specie quelle in difficoltà, poi ha mosso alcune critiche alla normativa sulle cooperati ove sociali, necessarie per ottenere finanziamenti pubblici.
Tutti i protagonisti dell’incontro hanno tenuto a sottolineare il fatto che “l’idea (dell’Orto ndr) è nata in seno alla Parrocchia di San Giuseppe, la cui titolarità è passata a Caritas Diocesana e Fondazione Padre Oscar, anche grazie ai Fondi dell’8×1000. Nell’ultimo anno, l’ingresso della cooperativa Odòs ha permesso di chiudere il cerchio dal punto di vista amministrativo, ma con l’idea di mantenere sempre l’anima sociale del progetto”.
Per coloro che fossero interessati a fare acquisti a Km. Zero nell’Orto del Sorriso, diciamo che ciò è possibile principalmente al mattino, dalle ore 9 alle 12, e, occasionalmente,  in due pomeriggi.
(Sedulio Brazzini)

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